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Come trovarci

Veniteci a trovare tra le splendide colline amerine. Strada di Scendone 6, 05022, Amelia (Terni)                  


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Amelia e dintorni

La millenaria città di Amelia dista soli 2 km.

In essa è possibile ammirare

La porta Romana

Porta Romana è la più centrale e maestosa delle quattro porte che permettono l´accesso al centro storico ed è anche la più moderna delle quattro, l´aspetto attuale risale infatti al sec. XVI quando fu modificata e costruita in travertino. In epoca medievale, la porta era chiamata Busolina perché vi si conservava il "bussolo" per le elezioni della magistratura comunale. Nel 1703, usciti indenni da un forte terremoto, gli amerini consacrarono la loro città alla Madonna Assunta ponendo una lapide nel fastigio della porta. La porta è sormontata da caditoia rinascimentale in mattoni. E´ visibile, tuttora sui cardini, l´antica porta lignea, mentre nel cielo voltato a botte appare l´affresco con l´arme della città - A.P.C.A. in banda bianco argento su campo azzurro - "Antiani Populi Civitatis Ameriae", che significa "GLI ANZIANI DEL POPOLO DELLA CITTA´ DI AMELIA", ovvero l´organismo elettivo più importante del libero Comune, dal tempo degli Statuti del sec. XIV, nelle epoche trascorse.

 

Mura Poligonali

Le imponenti mura poligonali, che cingono unitamente a quelle romane e medievali il vasto centro storico, sono il monumento archeologico più rilevante. Esse sono formate da massi perfettamente incastrati tra loro, talora di molto grandi, senza l'ausilio di malta cementizia. Interessante notare come saggi effettuati nel tratto sud abbiano accertato che la profondità delle stesse è di almeno 3,50 m rispetto all'attuale piano di calpestio. L'antica cinta muraria di Amelia conta sei accessi. Accanto ai quattro corrispondenti alle porte utilizzate ancora oggi (Porta RomanaPorta Leone IVPorta PosterolaPorta della Valle) sono visibili le tracce di due porte di interesse storico ed archeologico, in quanto insistenti come taglio sulla muratura originale ma già da secoli tamponate per la probabile modifica dell'assetto viario: la Porta del Sole, rivolta ad est, la quale si trova incastonata tra le mura urbane ad una quota rialzata rispetto all'attuale piano di calpestio e dalla quale si diparte una strada basolata, e una seconda porta, di notevoli proporzioni, rivolta a sud-ovest, la quale probabilmente è coeva alla costruzione delle mura poligonali; di quest'ultima porta, di recente scoperta (1988 dall'Arch. Franco Della Rosa), sono in corso scavi archeologici.

 

cattedrale

Numerose le chiese, tra cui citiamo la cattedrale, con l'attigua torre dodecagonale della prima metà dell'XI secolo, la chiesa romano-gotica di Sant'Agostino che porta sulla facciata un portale gotico, mentre all'interno sono conservati affreschi neoclassici quali il Martirio di San Pancrazio risalenti alla metà del XVIII secolo.

 

 

 

Aree archeologiche


la necropoli pre-romana nell'area dell'ex-Consorzio Agrario, con notevoli corredi funebri (2001);
il villaggio del IX secolo a.C., al di sopra del tratto di mura crollato il 18 gennaio 2006 (2006);

la probabile area sacra antistante le mura poligonali, nella zona est (2008)

 

Teatro

Non si può non citare, infine, il teatro settecentesco: interamente in legno e con meccanismi originali tuttora perfettamente funzionanti.

Lo progettò il nobile amerino conte Stefano Cansacchi, architetto noto anche oltre i confini dello Stato, esponente dell'Accademia perugina del Disegno, di cui faceva parte anche Gian Antonio Selva, il quale, dieci anni dopo, avrebbe realizzato a Venezia, appena trentanovenne, il Teatro della Fenice, simile all'architettura, nell'impostazione e persino nella decorazione al modello amerino.

All'interno del teatro sono stati girati numerosi film tra cui "Le avventure di Pinocchio" di Comencini e il "Marchese del Grillo" impersonato da Alberto Sordi.

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